Un momento del Corso “Riconoscimento e diagnosi precoce dei segnali di abuso e maltrattamento sui minori”
Fornire gli strumenti diagnostici (in termini di osservazione, valutazione clinica e medico legale) e i relativi indicatori comportamentali e fisici per avviare il corretto iter di segnalazione ai servizi competenti, al fine di migliorare la diagnosi precoce dei minori vittime di abuso e/o di maltrattamento. È stato questo l’obiettivo generale del Corso “Riconoscimento e diagnosi precoce dei segnali di abuso e maltrattamento sui minori” che si è tenuto il 25 giugno al CEMEDIS, il Centro di Simulazione del CEFPAS.
Il fenomeno del maltrattamento e degli abusi contro i minori è una tematica sempre più diffusa che coinvolge ogni tipo di società, e la “percezione del rischio sociale” delle conseguenze di tale fenomeno è elevata in tutti gli strati della popolazione. La realtà conosciuta dagli addetti ai lavori è tuttavia ancora più complessa e grave perché gli episodi di cui veniamo a conoscenza, rappresentano solamente una piccola porzione di ciò che è la vera realtà visibile di un numero di maltrattamenti, abusi e molestie sessuali che si consumano nei confronti dei minori, spesso nel silenzio e nei luoghi ritenuti più sicuri. Gli operatori delle strutture per l’emergenza (PS e SUES 118) rappresentano “punti di osservazione privilegiati” per il primo approccio al rilevamento del maltrattamento fisico e psicologico del minore.
Il corso, articolato in un’intera giornata, si è rivolto a 16 medici e Infermieri in servizio nei pronto soccorso e nel sistema SUES 118. L’attività formativa ha previsto fasi di formazione e interattiva con esercitazioni di gruppo e simulazioni con scenario per favorire l’acquisizione delle conoscenze ed abilità previste dal programma. Tra i contenuti che sono stati affrontati: il riconoscimento e la rilevazione precoce dell’abuso in età evolutiva, i dati dell’abuso in età evolutiva, l’epidemiologia, la casistica e PDTA sull’abuso in età evolutiva, i segnali di abuso in età evolutiva presso il domicilio, l’iter per la segnalazione dell’abuso in età evolutiva, gli strumenti per comprendere il fenomeno dell’abuso in età evolutiva e in che modo comunicare con le vittime e relative famiglie e implicazioni legali. Le docenti, coordinate dal dirigente del Centro di simulazione, Luisa Zoda, sono state: Valentina Botta, Psicologa, Anna Maria Cannata, Psicologa, Francesca D’Aiuto, Pediatra e Angela Ferruzza, Anestesista e Medico 118.
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